“ATTRAVERSO I COLORI”
Mostra personale di Antonella Quartaroli a cura di Mauro Silani
Vernissage: 14 aprile 2025
Luogo: Art Space Temporary Lab, Via Salaria 222/E, Roma
Durata: Dal 14 aprile al 30 aprile
Comunicato Stampa
In un periodo in cui l’arte contemporanea si fa sempre più strumento di riflessione e introspezione, la mostra “Attraverso i Colori” si inserisce come un’importante occasione per esplorare la potenza espressiva del colore e del gesto pittorico.
L’Art Space Temporary Lab è lieto di presentare “Attraverso i Colori”, la prima mostra personale dell’artista poliedrica Antonella Quartaroli, a cura di Mauro Silani il cui vernissage si terrà il 14 aprile 2025 alle ore 18.
L’esposizione rappresenta un viaggio immersivo nella sua ricerca artistica, un’esplorazione che spazia dal figurativo all’informale e all’astratto.
Il linguaggio artistico di Antonella Quartaroli
Antonella Quartaroli è un’artista il cui impeto creativo nasce da un’indole istintiva e spontanea, ma al contempo profonda e intuitiva. La sua arte si sviluppa in una dimensione libera da vincoli accademici, permettendole di indagare il reale senza filtri o manierismi concettuali. Le sue opere, caratterizzate da un’intensa concretezza espressiva, raccontano la quotidianità in modo naturale e disarmante. Attraverso i Colori restituisce tutta la forza e l’energia del gesto pittorico della Quartaroli, un linguaggio che si nutre di istinto e spontaneità, elementi che derivano dalla sua passione per la danza. L’esperienza come danzatrice si riflette nei suoi lavori attraverso un’alternanza ritmica di segno, gesto e colore, che ricordano il compás del flamenco, praticato dall’artista sotto la guida della maestra Caterina Costa, come nel flamenco, anche nella sua pittura il ritmo diventa una vibrazione interiore: “Senza ritmo, non c’è flamenco. È una vibrazione che va dentro”.
La mostra comprende 58 opere e si divide in due sezioni: la prima allestita nella sala principale che comprende lavori che vanno dal 2020 al 2024, con un focus sul periodo pandemico; la seconda più intimista allestita come un vero e proprio atelier dove troviamo opere che coprono un arco temporale dal 1991 al 2014 e che riassumono il suo percorso artistico.
Il periodo pandemico ha rappresentato un momento di profonda riflessione per l’artista. Durante questi anni, di isolamento forzato, Antonella Quartaroli ha sperimentato nuove tecniche e un linguaggio espressivo più istintivo e materico, ispirandosi all’energia graffiante di Jean-Michel Basquiat.
Il suo lavoro si è concentrato su temi come l’isolamento, la resilienza e il cambiamento interiore, evidenziati in opere come Prisoner. In queste tele, colore e materia si fondono per esprimere tensione emotiva e ricerca di consapevolezza, dando vita a lavori di forte impatto visivo e cromatico.
L’artista affronta temi esistenziali quali il dolore, la perdita della libertà, la malattia e la morte attraverso un contrasto tra il contenuto i simboli e forme e un uso vibrante ed espressivo del colore. Da questa dicotomia nasce una tensione osmotica che genera un’ironia irriverente, quasi dissacrante, nei confronti dei lati più oscuri dell’esistenza umana. La sua capacità di esorcizzare il malessere attraverso il colore emerge con forza in opere come Totem e Sacrificio, in cui le brillanti campiture cromatiche si scontrano con la profondità del messaggio espressivo.
Il rapporto con il maestro Gianpaolo Berto
Nella sala più piccola, allestita in maniera informale, come un vero e proprio atelier, l’artista ci invita a percorrere le tappe principali del suo percorso artistico, dove di fondamentale importanza è stato il suo rapporto di amicizia e collaborazione con il maestro Gianpaolo Berto, figura di riferimento nella sua formazione. Quartaroli ha partecipato a diverse iniziative e progetti artistici sotto la guida di Berto, tra cui la mostra “Io Sono Frida” presso la Galleria Spazio 40 di Roma nel 2014, da lui curata. Inoltre, il confronto continuo con Berto le ha permesso di approfondire l’uso del colore e la gestualità pittorica, elementi distintivi del suo linguaggio artistico.
Questa mostra offre al pubblico l’opportunità di immergersi nell’universo espressivo di un’artista che fa della libertà creativa la sua cifra distintiva.
Il vernissage del 14 aprile sarà un’occasione speciale per incontrare Antonella Quartaroli e scoprire la sua visione dell’arte, in un dialogo aperto con il pubblico.
Il Collettivo Oxford
Il Collettivo Oxford si è costituito nel gennaio 2018, per unire l’interesse per la divulgazione artistica, scientifica e filosofica, partendo da radici comuni. E nasce dagli incontri e i simposi avvenuti presso l’Hotel Oxford in via Boncompagni 89 a Roma.
Da questi incontri è nato un vero e proprio movimento artistico che si è proposto attraverso una mostra itinerante, nazionale e internazionale, dal titolo “ARCAICO E PRESENTE”, la cui cifra di lettura è stata riconosciuta dal maestro Gianpaolo Berto (che ha fatto parte dello spazialismo di Lucio Fontana) e dal fondatore Mauro Silani, come “IL NUOVO SPAZIALISMO ROMANO”.
Tale denominazione è stata sottoscritta in una bozza di manifesto, da tutti gli artisti che fanno parte del “Collettivo Oxford “e depositata in forma sonora nelle teche RAI sotto forma di un racconto intervista rilasciata da Mauro Silani a Francesca Vitale, artista, antropologa, giornalista e autrice di Rai Radio Techetè che potete ascoltare al seguente link: Raiplaysound Speciale Lucio Fontana . Il manifesto è stato presentato ufficialmente al museo Palazzo Merulana di Roma il 18 settembre 2019. La mostra itinerante, che raccoglie e presenta le opere degli artisti del collettivo, rappresenta solo il punto di partenza di un progetto più ampio di promozione culturale da avviare nei territori che la ospiteranno. L’obiettivo è aprire le porte del collettivo ad artisti locali per innescare processi virtuosi di produzione culturale attraverso il coinvolgimento delle istituzioni, delle associazioni e delle scuole.
“Consideriamo l’arte e la socialità come i presupposti per la rigenerazione del tessuto sociale e culturale delle città – spiega Mauro Silani, ideatore del progetto e curatore della mostra- questo progetto itinerante significa dare un contributo fattivo al processo di ricostruzione delle relazioni sociali attraverso l’arte e la ricerca, per due ordini di ragioni: Innanzitutto il nostro collettivo è un vero laboratorio aperto al contributo degli artisti locali, nazionali e internazionali, Inoltre, ad ogni esposizione ci assicuriamo la partecipazione delle scuole, delle istituzioni ed associazioni culturali con la speranza di aprire sedi operative in tutto il paese e anche all’estero” .
Mauro Silani
fondatore e curatore del Collettivo Oxford
[mauro.silani@gmail.com]